Dopo avervi parlato del Sesto senso, ecco un approfondimento su Non ci resta che piangere in streaming: il film capolavoro con Benigni e Troisi Sono trascorsi ben trent'anni dal giorno in cui due giovanissimi amici, senza nemmeno esserne consapevoli, si stavano accingendo a realizzare uno dei più grandi capolavori cinematografici di sempre. Spediti in un lontanissimo passato, fra le campagne toscane ed in un'epoca ricca di episodi e di personaggi che si apprestavano a lasciare il segno nella storia.

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I due amici invece, nonché i protagonisti del film in questione, interpretati nientemeno che da Roberto Benigni e Massimo Troisi, pur volendo cambiare l’andamento della storia non vi sono riusciti però, in compenso, hanno lasciato un indelebile segno in un’altra storia, quella della commedia all'italiana.

In effetti, questa pellicola rappresenta il più alto punto di incontro tra due artisti diversi ma ciascuno eccezionale. Troisi, grande erede della comicità pungente ma al tempo stesso riflessiva napoletana, che si era distinto a livello cinematografico con alcune pellicole precedenti, quali Ricomincio da tre e Scusate il ritardo, e che poi troverà la consacrazione finale, anche a livello internazionale, nel suo ultimo film, Il Postino. Egli comunque è riuscito a far rivivere la comicità campana ai massimi livelli e a cui farà anche un piccolo omaggio in questo stesso film.

Anche Benigni, come l'amico Troisi, rappresenta l'interprete di una comicità molto ironica ma irriverente, formatasi prima a teatro e poi successivamente consacrata nella televisione e nelle pellicole cinematografiche. In quest'ultimo caso, raggiungendo il massimo riconoscimento internazionale con la vittoria del premio Oscar per il film La vita è bella. Unico attore italiano finora riuscito. A fianco del comico campano, comunque il toscano  è riuscito ad esprimere al meglio la sua verve loquace e vivace e a combinarla in maniera brillante con quella più riflessiva e pacata di Troisi.

Con il ritorno nelle sale di “Non ci resta che piangere”, proprio nell’anniversario trentennale dell'uscita della pellicola, ci prepariamo a rivivere le avventure di Mario e Saverio; il primo è un bidello un po’ "filosofo", timido e riflessivo, mentre il secondo è un maestro impulsivo e dal carattere difficile, ma maggiormente aperto alle novità.
Sono comunque entrambi giovani come tanti che si trovano a vivere una grande avventura fuori costellata di incontri con le menti più illuminate, afflitti dalla paura restare uccisi nel tentativo, come dicevamo, di cambiare il corso della storia per sempre.

Infatti, i due, per uno strano scherzo del destino, si ritrovano catapultati nella Toscana del 1492. Dopo un'iniziale sconcerto, cercheranno di adeguarsi alla sconvolgente novità e soprattutto alla vita rinascimentale. Tuttavia, mentre Saverio (Benigni) cerca prima di insegnare ai conterranei (tra cui lo stesso Leonardo Da Vinci) le meravigliose scoperte del futuro e poi di impedire la scoperta dell'America, Mario (Troisi) non riesce a adeguarsi, trovando il solo conforto nell'affetto per una giovane fanciulla. Il tutto comunque condito da sketch esilaranti e momenti di puro divertimento.

Uno di questi, comunque, è un piccolo omaggio a due straordinari attori e comici campani come Totò e Peppino De Filippo e ad una scena rimasta nella storia del cinema italiano, quella della famosa stesura della lettera del film Totò, Peppino e la Malafemmina. In Non ci resta che piangere, Troisi e Benigni riprendono tale scena, scrivendo una missiva a Girolamo Savonarola. Gli effetti comici sono gli stessi, così come anche l'improvvisazione effettuata nel girarla. Un piccolo gioiello all'interno di una storia divertente, che inizia in maniera del tutto casuale.  

Potrebbe capitare a chiunque, in fondo, di prendere una strada alternativa e perdersi per poi ritrovarsi a domandare ospitalità presso una locanda senza i comfort a cui, ormai, siamo abituati. E se succedesse davvero, quali sarebbero i momenti più difficili? Vediamoli insieme!

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Dove vederlo

 

Non ci resta che piangere in streaming: ecco i momenti salienti 

Facciamo finta, quindi, che il viaggio di Mario e Saverio, questa volta sia il nostro. Ecco quali sarebbero le scene in cui ci troveremmo più in difficoltà:

  • Dato che non possiamo mai sapere quando ci ritroveremo a fare un viaggio nel tempo e sicuramente è inutile chiederlo al Casellante che non ha certamente le risposta ai dubbi e alle angosce esistenziali, è sempre meglio accertarsi di avere i capelli puliti e in ordine e poi, attenti a come vi vestite perché nelle varie epoche che incontrerete non potete certo pensare di "vestiti belli" a paragone con gli abitanti del posto; se la camicia hawaiana di Saverio destava sospetto, figuratevi i pantaloni con i risvoltini!
  • Non è che uno si vuole scoraggiare ma, si sa, prima o poi tutti dobbiamo andare dall'altra parte quindi, forse è meglio accettarlo e, ancora di più, decidere in quale modo dignitoso lo si vuole fare. Non certo come Ludovico o come Remigio che poverino fu trafitto da una lancia dopo aver fatto i suoi bisogni dalla finestra! Almeno facciamo come Vitellozzo che vuole una fine eroica come quella di suo padre, colpito in testa da qualcosa di non precisamente identificato.
  • Se oggi la questione della disoccupazione ha raggiunto livelli inimmaginabili e, quei pochi fortunati che trovano lavoro, ne sono insoddisfatti, si può comprendere il perché di tanti giovani fuggiti dall’Italia se, però, scegliete proprio di cambiare epoca, attenti alle opportunità che potrebbero capitarvi: potreste ritrovarvi a fare il boia!
  • Certo, nella nostra realtà è troppo facile utilizzare le "invenzioni" altrui ma svilupparle è tutta un’altra storia! Chi di noi sarebbe, infatti, capace di costruire un gabinetto con tanto di scarico senza averlo mai fatto prima? Sapreste preparare uno shampoo oppure costruire un termometro? Sicuramente no e peggio ancora se si è attorniati da tutti coloro che sanno solo annoiare con varie "osservazioni scientifiche" senza essere, però, veramente d’aiuto.
  • Sono fin troppi i momenti da rivivere: Gabriellina e i suoi problemi, Frittole, l’incontro con Leonardo da Vinci, il fiorino… ma non siamo qui per svelarvi tutto. Il prossimo passo tocca a voi!

Alcune curiosità sul film

Non ci resta che piangere in streaming: l’indimenticabile pellicola di Benigni e Troisi

Dopo aver visto i momenti salienti di questa pellicola non rimane che raccontare anche qualche piccola curiosità molto interessante su questo grande capolavoro.

Vediamo, quindi, la prima curiosità partendo dal libro di “Non ci resta che piangere”. Di solito, dai quei libri che riescono a toccare gli animi e che diventano grandi best seller, si realizzano successivamente dei film. In questo caso, invece, "Non ci resta che piangere" è l'unica pellicola dalla quale è stato successivamente scritto un libro dall’omonimo titolo.
Sveliamo anche qualche piccola curiosità sul titolo: vi ricordate quel famoso video nel quale Troisi e Pino Daniele compongono insieme il testo di "Quando quando"? Diciamo che esattamente allo stesso modo Roberto Benigni e Massimo Troisi sono arrivati al titolo di questo loro film. Roberto Benigni, infatti, stava leggendo dei titoli di varie poesie, ad un tratto Massimo Troisi lo interrompe dicendogli "Fermati! Questa mi piace!" e soltanto dopo avere scelto il titolo iniziarono a scriverne la sceneggiatura.
Un aneddoto interessante riguarda anche alcune scene tagliate. A metà della produzione ci si accorse di aver girato, forse per il troppo entusiasmo, un numero davvero eccessivo di scene e così si dovette decidere di tagliare alcune vicende di questa immaginaria avventura ai tempi del medioevo. Per esempio vi sarebbe dovuto essere un incontro effettivo con Savonarola, impersonato da Marco Messeri.

Vediamo poi come durante le riprese dell’esilarante e famosissima scena della dogana, i nostri due grandi attori si divertirono talmente tanto che non riuscivano in alcun modo ad interpretarla senza ridere, per questo è stata girata moltissime volte, senza riuscire mai a farla perfetta, difatti anche nella scena scelta per essere quella definitiva, loro ridono.
Finiamo con una piccola curiosità che riguarda prettamente Massimo: Sean Connery nel 2001, dichiarò in un’intervista che il film più bello che lui avesse mai visto era “Il Postino” e aggiunse che avrebbe fortemente voluto girare un film con Massimo Troisi.

Trailer di Non ci resta che piangere in streaming

Origini della Commedia italiana nel Cinema

La commedia italiana nel cinema trae le sue origini dai primi decenni del XX secolo, anche se ha raggiunto il suo apice durante gli anni '50 e '60, nel periodo noto come il "miracolo economico italiano". I temi trattati erano molto vari, spesso legati alla quotidianità, alla satira sociale e politica e all'umorismo legato alle diverse regioni italiane. L'importanza di questo genere cinematografico risiede nel suo essere riuscito a fondere il realismo neorealista con una rappresentazione umoristica e spesso sarcastica della società italiana.

Le prime commedie: la nascita di un genere

Il genere della commedia italiana ha preso forma negli anni '30, con film come "Lo Squadrone Bianco" di Augusto Genina e "Aldebaran" di Alessandro Blasetti. Questi film, tuttavia, erano ancora legati al genere del melodramma. Il vero e proprio salto di qualità avvenne negli anni '50 con l'arrivo di registi come Mario Monicelli, Dino Risi e Luigi Comencini, che svilupparono quello che oggi è noto come la "commedia all'italiana". Questi registi usarono l'umorismo per esplorare le complessità della società italiana del dopoguerra, spesso attraverso personaggi ordinari alle prese con situazioni straordinarie.

Contesto storico, evoluzione e principali autori delle prime commedie italiane

Le prime commedie italiane erano strettamente legate al contesto storico del dopoguerra. Il boom economico degli anni '50 e '60 portò ad un grande cambiamento sociale in Italia, e i film comici di questo periodo riflettono spesso i contrasti e le contraddizioni della società italiana. I registi come Monicelli, Risi e Comencini, insieme ad altri come Pietro Germi e Ettore Scola, sono diventati noti per la loro capacità di combinare l'umorismo con una critica sociale pungente.

Il successo internazionale

Le commedie italiane hanno iniziato a ottenere riconoscimento internazionale a partire dagli anni '60. Film come "Divorzio all'Italiana" di Pietro Germi e "La Dolce Vita" di Federico Fellini hanno vinto premi importanti a festival internazionali come il Festival di Cannes e gli Oscar. Gli attori di queste commedie, come Marcello Mastroianni, Sophia Loren e Vittorio Gassman, sono diventati veri e propri simboli del cinema italiano nel mondo. Il successo internazionale delle commedie italiane può essere attribuito alla loro combinazione unica di umorismo, realismo e satira sociale, che ha reso questi film accessibili e rilevanti per il pubblico di tutto il mondo.

Analisi dei fattori che hanno contribuito alla fama mondiale delle commedie italiane e dei loro protagonisti

Diversi fattori hanno contribuito alla fama mondiale delle commedie italiane. Innanzitutto, il talento dei registi e degli attori italiani ha giocato un ruolo cruciale. Inoltre, i temi universali affrontati nelle commedie italiane, come l'amore, l'amicizia e le tensioni sociali, hanno reso questi film rilevanti per il pubblico internazionale. Infine, l'abilità dei registi italiani di raccontare storie coinvolgenti e divertenti, spesso arricchite da una satira sociale penetrante, ha contribuito a rendere le commedie italiane un pilastro del cinema mondiale.

Il Ruolo delle Commedie italiane nel Cinema Moderno

Le commedie italiane hanno un ruolo di primo piano nel cinema moderno, continuando a esercitare un notevole impatto a livello sia nazionale che internazionale. Molti film di questo genere sono diventati dei classici del cinema e hanno influenzato una nuova generazione di cineasti italiani, tra cui Gabriele Muccino, Paolo Sorrentino e Roberto Benigni. Questi registi, pur seguendo le proprie visioni uniche, hanno ereditato l'eredità della commedia italiana, combinando satira sociale, umorismo e una profonda comprensione della natura umana nei loro film.

Oltre a ciò, le commedie italiane hanno continuato a riscuotere successo anche a livello internazionale. Film come "La Vita è Bella" di Roberto Benigni e "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino hanno vinto l'Oscar per il miglior film straniero, dimostrando che la commedia italiana continua a risuonare con il pubblico e la critica internazionale.

Impatto e influenza Analisi dell'importanza delle commedie italiane nell'industria cinematografica odierna, sia a livello nazionale che internazionale

L'impatto e l'influenza delle commedie italiane nell'industria cinematografica moderna non può essere sottovalutato. A livello nazionale, il genere ha aiutato a plasmare l'identità del cinema italiano, creando un linguaggio cinematografico unico e riconoscibile. Le commedie italiane hanno spesso affrontato questioni sociali e politiche, fungendo da commento sulla società italiana e influenzando il discorso pubblico.

A livello internazionale, le commedie italiane hanno contribuito a definire l'immagine dell'Italia nel cinema mondiale. Film come "La Dolce Vita" e "Divorzio all'Italiana" hanno contribuito a creare un'immagine dell'Italia che è stata poi ripresa da film di altre nazionalità. Inoltre, le commedie italiane hanno influenzato i cineasti di tutto il mondo, che hanno adottato l'approccio unico del genere alla combinazione di umorismo e critica sociale.

Infine, le commedie italiane hanno avuto un impatto significativo sulla popolarità del cinema italiano nel suo complesso. Le performance di attori come Marcello Mastroianni, Sophia Loren e Roberto Benigni in film comici sono diventate iconiche, contribuendo a cementare la reputazione dell'Italia come produttrice di eccellenti film e talenti attoriali.

Come il genere ha influito e continua ad influire sulle produzioni più recenti

Le commedie italiane hanno lasciato un'impronta indelebile sulle produzioni più recenti. I registi contemporanei continuano a trarre ispirazione dai maestri della commedia all'italiana, adattandone le tecniche alle tematiche attuali. Film come "Perfetti Sconosciuti" di Paolo Genovese o "La Pazza Gioia" di Paolo Virzì, pur essendo chiaramente ancorati al presente, riecheggiano le tematiche e l'umorismo tipici della commedia all'italiana. La capacità di mescolare il comico con il tragico, di affrontare questioni sociali con un linguaggio leggero e di tratteggiare personaggi estremamente umani e riconoscibili sono elementi che permangono nelle produzioni recenti.

La commedia italiana nel cinema contemporaneo

La commedia italiana nel cinema contemporaneo continua a giocare un ruolo centrale. Molti registi italiani attuali, tra cui Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Gabriele Muccino, hanno realizzato film che, pur diversificando i generi, conservano elementi tipici della commedia italiana, come l'umorismo, la critica sociale e l'osservazione della quotidianità. Questo testimonia la vitalità e la rilevanza del genere, che non solo continua a essere apprezzato dal pubblico, ma è anche capace di rinnovarsi e di adattarsi ai cambiamenti culturali e sociali.

Riflessioni finali sul ruolo della commedia italiana nella storia del cinema e sulla sua rilevanza attuale

Nel corso della sua storia, la commedia italiana ha avuto un impatto profondo e duraturo sul cinema, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Questo genere ha contribuito a plasmare l'immagine internazionale dell'Italia, ha dato voce a tematiche sociali e politiche e ha prodotto alcune delle performance più memorabili della storia del cinema.

Anche oggi, la commedia italiana mantiene una rilevanza significativa. Non solo continua a influenzare le nuove generazioni di cineasti, ma è anche in grado di riflettere e commentare le realtà contemporanee in modi innovativi e coinvolgenti. Nonostante le sfide e i cambiamenti nel panorama cinematografico, la commedia italiana continua a essere un pilastro fondamentale del cinema, testimoniando la sua capacità di resistere al tempo e di rimanere rilevante in un mondo in costante evoluzione.

FAQ

Qual è il ruolo delle commedie italiane nel contesto del cinema mondiale?

Le commedie italiane hanno avuto un ruolo importante nel contesto del cinema mondiale. Queste pellicole hanno raccontato con acume e ironia la trasformazione dell'Italia, mettendo in luce i vizi e le virtù degli italiani. Le commedie italiane hanno contribuito a definire lo stile e l'estetica del cinema italiano, influenzando cineasti e registi di tutto il mondo.

Chi sono alcuni degli attori più famosi che hanno recitato nelle commedie italiane?

Alcuni degli attori più famosi che hanno recitato nelle commedie italiane includono Totò, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Sophia Loren. Questi attori sono noti per le loro performance iconiche e per la loro capacità di rappresentare la società italiana con umorismo e sensibilità.

Le commedie italiane sono rilevanti solo nel contesto italiano?

Assolutamente no. Le commedie italiane, pur essendo profondamente radicate nella cultura e nella società italiane, hanno avuto un impatto significativo a livello internazionale. I temi universali, l'umorismo incisivo e l'acuta rappresentazione della condizione umana hanno reso queste opere rilevanti e apprezzate in tutto il mondo.

Come ha influenzato la commedia italiana il cinema contemporaneo?

La commedia italiana ha influenzato il cinema contemporaneo in vari modi. Prima di tutto, ha contribuito a definire un linguaggio cinematografico unico, caratterizzato da un equilibrio tra dramma e humor. Inoltre, molti cineasti contemporanei si sono ispirati al modo in cui le commedie italiane affrontano temi sociali e politici con umorismo e satira.

Come posso approfondire la mia conoscenza delle commedie italiane?

Ci sono molte risorse disponibili per approfondire la conoscenza delle commedie italiane. Puoi iniziare guardando alcune delle commedie più famose, leggendo libri o articoli sull'argomento, o partecipando a festival cinematografici o eventi che presentano questo genere.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.