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Dopo aver parlato di Hotmail e TIM Vision, oggi tocca ad un altro approfondimento. I protocolli POP3s, IMAPs e SMTPs sono le evoluzioni dei protocolli standard POP3 e IMAP e hanno la caratteristica aggiunta della crittografia per rendere sicuro lo scambio di comunicazioni via e-mail. Il metodo di crittografia utilizzato è lo StartTLS, ma per alcuni programmi di gestione della posta elettronica come MS Outlook, il sistema StartTLS non è disponibile per cui il metodo crittografico da utilizzare è solo il TLS. 

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Il protocollo SMTP – Simple Mail Transfer Protocol – in particolare si occupa di recapitare i messaggi nelle mailbox dei destinatari o inoltrarli al server che provvederà a farlo. Ogni account mail ha i propri parametri di impostazione dei protocolli e in questa guida vediamo come configurare l’SMTP di TIM.

I parametri di configurazione del protocollo SMTP

Ogni server di posta in uscita ha dei limiti di spazio e dimensioni della mail che si invia, soprattutto il limite è vincolato agli allegati e alle dimensioni dei file. Quando si superano le soglie di dimensione, le e-mail vengono bloccate o non partono.

Per quanto riguarda il server SMTP di TIM, funzione su indirizzi IP condivisi e che pertanto non garantiscono un’erogazione adeguata, soprattutto per l’invio di e-mail di massa o le newsletter.

In ogni caso la configurazione dell’SMTP per il Server di TIM sul proprio client – o programma di gestione – della posta elettronica è semplice. I passaggi sono i seguenti:

  1. Aprire il programma di gestione/client (per esempio Outlook o Thunderbird).
  2. Alla voce descrizione inserire il nome per identificare il server, per esempio “Server TIM”;
  3. Nel campo “nome server” inserire: box.posta.tim;
  4. Nel campo “Porta SMTP TIM” inserire il numero 25 (il 465 è predefinito);
  5. Nel campo “nome utente” inserire l’indirizzo e-mail TIM.

Per aumentare la sicurezza dell’account è possibile impostare un sistema di autenticazione con password. Completata la compilazione dei campi richiesti, si preme sul tasto OK e la configurazione è terminata e sarà subito disponibile l’uso del client per gestire e scaricare le e-mail su PC.

Tutto ciò funziona se si possiede una e-mail TIM configurata con i suoi parametri.

Configurazione dei parametri mail 

tim fibra ottica

Gli utenti TIM possono aprire una casella di posta elettronica con l’estensione @tim.it oppure @alice.it, per ciascuna di queste mail, però la configurazione è leggermente diversa.

Configurazione per @alice.it

  1. Nome utente : inserire il proprio indirizzo di posta completo del Dominio @alice.it (esempio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.);
  2. Server di posta in arrivo POP3: in.alice.it;
  3. Server di posta in arrivo IMAP: in.alice.it;
  4. Numero porta POP3: 110;
  5. Numero porta IMAP: 143;
  6. Server di posta in uscita SMTP: out.alice.it;
  7. Numero porta SMTP: 587;
  8. Autenticazione posta in uscita (SMTP): necessaria.

Configurazione per @tim.it

  1. Nome utente  : inserire il proprio indirizzo di posta completo del Dominio @tim.it (esempio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.);
  2. Server di posta in arrivo POP3: pop.tim.it;
  3. Server di posta in arrivo IMAP: imap.tim.it;
  4. Numero porta POP3/POP3s: 110;
  5. Numero porta IMAP/IMAPs: 143;
  6. Server di posta in uscita SMTP: smtp.tim.it;
  7. Numero porta SMTP/SMTPs: 587;
  8. Autenticazione posta in uscita SMTP/SMTPs: necessaria.

La mail @tim.it può essere configurata con protocolli sicuri utilizzando le versioni più evolute per l’invio e la ricezione dei messaggi di posta e che prevedono l’uso della crittografia. In questo caso, per potenziare la sicurezza alla voce “Metodo di Crittografia” al posto del campo vuoto si inserisce o seleziona la sigla StartTLS oppure solo TLS per i programmi di posta/client che non prevedono il metodo StartTLS. Per gli utenti che i cui sistemi non contemplano né il metodo StratTLS né il TLS (come ad esempio i sistemi operativi iOS) possono utilizzare per la posta in arrivo come sistema di crittografia lo standard SSL utilizzando gli stessi nomi del server TIM ma su porte diverse e nello specifico rispettivamente ai protocolli IMAP e POP:

POP3s: porta 993 (Metodo di Crittografia: SSL);

IMAPs: porta 995 (Metodo di Crittografia: SSL).

Eventuali specifiche o informazioni sono reperibili anche sul sito TIM con la guida alla configurazione dell’account di posta e del client.

Cosa fare in caso di problemi di accesso e di sicurezza

Dopo aver visto come configurare la posta TIM, cerchiamo ora di capire cosa fare nel caso in cui, malauguratamente, dovessimo avere qualche problema di accesso alla posta o anche di sicurezza dei dati. Ad esempio, se ci sono problemi a configurare il client di posta sul nostro dispositivo, possiamo sempre rivolgerci all’assistenza tecnica della TIM, contattando direttamente la compagnia telefonica tramite mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tramite fax al numero 06 91254153. In entrambi i casi sarà bene descrivere in modo accurato il problema che riscontriamo nel fare il login o nel configurare la nostra posta, inserendo anche un numero di telefono al quale essere eventualmente ricontattati dall’assistenza tecnica. Sempre meglio, poi, indicare anche a chi è intestato l’indirizzo di posta elettronica su cui ci sono problemi e prepararci a confermare l’identità dell’intestatario. Entrando, invece, nel tema più complesso della sicurezza digitale, in questo ambito purtroppo il problema più grande è rappresentato dal fenomeno del phishing, vale a dire la frode attuata da malfattori e criminali che vogliono prendere possesso dei nostri dati, anagrafica e password compresi, per chiedere qualcosa in cambio o venderli a qualcun altro. Si tratta, quindi, di frodi elettroniche e digitali a tutti gli effetti, crimini universalmente riconosciuti dalla legge e puniti. Come avviene il phishing? Spesso una modalità molto diffusa consiste nel ricevere una mail che sembra provenire dalla nostra banca o dalla nostra compagnia telefonica. In queste mail, inoltre, c’è sempre un link su cui cliccare che è quello tramite il quale verrebbero praticamente i nostri dati. Altre volte, invece, si chiede di seguire un link e di inserire o confermare i nostri dati sensibili, magari fingendo di averne bisogno per un aggiornamento della sicurezza o un miglioramento dei servizi offerti. Tuttavia, seguendo il link saremo indirizzati su una pagina creata ad hoc per rubare i nostri dati, con loghi e firme false create appositamente per la frode. Ricordiamo sempre, allora, che una banca o una compagnia telefonica o chiunque altro non ci contatterà mai - a meno di saperlo già preventivamente - tramite mail o al telefono per chiedere la conferma di dati sensibili che ci riguardano. Chiediamo sempre, nel caso, di poter fare riferimento a qualcuno che lavori in una filiale o di ricevere qualcosa via posta eventualmente da sottoscrivere di persona. Un occhio attento e vigile, tuttavia, saprà riconoscere alcune difformità anche a livello estetico in queste pagine: quasi mai, infatti i loghi sono perfettamente rispondenti a quelli reali e spesso anche l’estetica della mail è diversa e molto più semplice e basica di mail realmente inviate da banche o compagnie.

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).